La comunicazione è quel mezzo che ci permette di entrare in relazione con gli altri.
Ma non è una prerogativa esclusivamente umana. Anzi. Anche per le imprese è fondamentare saper parlare ai propri interlocutori. Sia che si tratti di clienti, partners, probabili investitori o dipendenti.
Vorresti saperne di più?
Allora non poteva capitarti di meglio. Perché l’argomento di questa guida è proprio la comunicazione corporate.
Leggi pure e prendi appunti!
Che cos’è la comunicazione corporate e a cosa serve
Il mondo del business non concede giri di parole e quindi andiamo al sodo.
Per il dizionario britannico la comunicazione corporate – anche nota come comunicazione d’impresa – indica:
il modo in cui un’azienda informa il pubblico e i suoi dipendenti sui suoi obiettivi e su ciò che sta facendo.
https://dictionary-cambridge-org
Utilizzando termini più tecnici possiamo dire che l’espressione identifica l’insieme di attività attraverso cui un’azienda spiega e rafforza la propria brand identity.
Ma non solo. Tra i suoi obiettivi principali c’è anche quello influenzare opinioni e comportamenti dei destinatari del messaggio. Di chi riceve la comunicazione.
In un mondo connesso digitalmente, la comunicazione aziendale è uno dei fattori chiave che determinano se le aziende prosperano o falliscono. Influisce sulla produttività dei dipendenti, sull’innovazione, sulla consapevolezza del marchio e altro ancora.
https://haiilo.com/blog/corporate-communication-5-reasons-why-its-vital-to-your-business-success
Come funziona
Per dare una risposta a questa domanda dobbiamo prima precisare un paio di elementi importanti.
Ad esempio, a chi si rivolge la comunicazione corporate.
Abbiamo parlato di pubblico e dipendenti… certo. Ma il target può estendersi e coinvolgere – a seconda delle esigenze – anche: stakeholders, concorrenti, pubblica amministrazione, istituzioni e media.
Una volta individuato il destinatario si passa alla scelta dei mezzi. Insomma quali strumenti abbiamo intenzione di usare?
Generalizzando al massimo possiamo decidere per una comunicazione:
- orale = convegni, riunioni, interviste, sessioni di brainstorming, incontri formativi; conferenze video;
- scritta = newsletter, email marketing, sito web, comunicati stampa, post per social media, landing page, volantini, articoli per blog aziendale;
- non verbale/visiva = immagini, fotografie, infografiche, ecc.
P.S:
Naturalmente un’opzione non esclude l’altra. Tutt’altro. Budget permettendo conviene sempre muoversi su più canali. E – soprattutto – lavorare con tutti gli interlocutori a disposizione.
Tipologie di comunicazione corporate
Abbiamo messo tanta carne al fuoco. Ma proviamo a raccogliere qualcosa.
Prima che il tuo lavoro abbia inizio e – allo stesso tempo – per facilitarlo, ricordiamo che è possibile individuare due grandi categorie di comunicazione d’impresa. Abbiamo la:
- COMUNICAZIONE ESTERNA
In questo caso la comunicazione dell’azienda si rivolge a realtà esterne. Dai potenziali clienti ai competitors di mercato. Chiaro. I contenuti si differenziano in base ai referenti trattando di mission aziendale, iniziative o resoconto dei risultati raggiunti. - COMUNICAZIONE INTERNA
Consiste in attività mirate a formare e a coinvolgere i dipendenti dell’azienda. Non riguarda solo la forza lavoro più comunemente intesa come impiegati e operai. Si indirizza anche ai quadri dirigenziali. Per una comunicazione che non è obbligatoriamente di tipo verticistica, dall’alto verso il basso.
Nota bene.
Da qualche tempo a questa parte si parla anche di comunicazione social. E non è difficile intuire il perché. Ormai è impossibile avere un’attività e poter solo pensare di fare a meno di Internet e della nuova tecnologia digitale.
Quali sono le piattaforme privilegiate? Quelle considerate ancora come più professionali e dedicate al mondo del lavoro. Cioè LinkedIn e Twitter.
Qualche consiglio utile
Speri di realizzare una comunicazione corporate efficace? Che porti i risultati sperati?
L’impegno non basta. Stampa nella memoria a caratteri cubitali i nostri suggerimenti. Sono frutto di comprovata esperienza nel settore.
- Stabilisci un piano operativo
È indispensabile per gestire e organizzare i contenuti della comunicazione in maniera adeguata. Senza commettere errori. - Cura il design
Sappiamo tutti che l’immagine di un’azienda è importante tanto quanto i suoi contenuti. Quindi attenzione ad elementi chiave quali logo, colori del sito web e template; - Utilizza il giusto tone of voice
Deve essere coerente all’identità aziendale, al messaggio trasmesso e al target di riferimento. Lo scopo è – ovviamente – quello di risultare credibili. - Non essere autoreferenziale
Si rischia di annoiare o peggio ancora di apparire sgradevoli. Hai presente quel tuo “caro” amico per nulla umile che passa il tempo a decantare le sue doti? Ecco. Evita di sembrare come lui. - Misura costantemente le prestazioni ottenute
Serve a capire se si sta andando nella direzione auspicata ed eventualmente fare le opportune modifiche.
Comunicazione corporate esempi
Facciamo qualche esempio pratico. Che ci aiuti a capire di cosa stiamo parlando.
Buoni sconto, concorsi a premi e – più in generale – qualsiasi operazione legata alla promozione di un evento o di un prodotto rientrano nella comunicazione corporate esterna.
Le attività di team building (eventi sportivi, pranzi, giochi aziendali… ) rappresentano, invece, un ottimo esempio di comunicazione corporate interna.
Quali sono i vantaggi della comunicazione corporate
Visto che stiamo per avvicinarci alla conclusione di questa guida è opportuno mettere tutto sul piatto della bilancia. Per quale motivo dovresti considerare la possibilità di dedicare tempo alla comunicazione corporate?
Le ragioni sono tante:
- aiuta a definire l’identità di un’azienda;
- spiega propositi ed obiettivi;
- ne migliora la reputazione;
- fidelizza clienti e dipendenti;
- favorisce la gestione di questioni complesse e criticità varie;
- aumenta la produttività;
- attira talenti.
C’è un unico rovescio della medaglia. Ma è quello che accomuna qualsiasi lavoro mal svolto. Cioè il fallimento degli obiettivi prefissati e – nei casi peggiori – effetti controproducenti.
Basta riflettere. Fallire la comunicazione con eventuali investitori significa non poter contare sul loro capitale. Fallire quella con i clienti vuol dire perdere vendite e consensi.
Conclusioni
Insomma, arrivati a questo punto del discorso avrai compreso quanto vale la comunicazione corporate per un’impresa moderna. Le dimensioni non hanno importanza. Grande, piccola o di medie dimensioni… è davvero essenziale agire con una strategia adeguata.
Comunque, se hai ancora domande sul tema puoi sempre cercare di approfondire in Rete o sui libri.
Te ne suggeriamo un paio particolarmente interessanti: Relazioni pubbliche e corporate communication di Emanuele Invernizzi e Stefania Romenti e Tecnica della comunicazione d’impresa delle aziende e dei beni di consumo di Ranieri G. Giussani.
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Mettici alla prova!