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Dropshipping: il modello alternativo per far soldi

E se ti dicessimo che potresti fare affari vendendo cose che non hai? Non è uno scherzo.
Ma una nuova proposta di business.
Si chiama dropshipping e – in realtà – se ne parla già da qualche anno. Anche in Italia. Nonostante trovi il suo massimo sviluppo negli Stati Uniti.

Se ti interessa saperne di più e capire come guadagnare online con poco investimento di capitale… non perdere la nostra guida.
Ti daremo tutte le informazioni necessarie!

Che cos’è il dropshipping

dropshipping

Il termine nasce dalla fusione di due parole inglesi. “Drop” dal verbo “to drop” che significa omettere, scaricare e “shipping” spedizione.

Perfetto. Con l’origine del termine ci siamo.
Ma di che si tratta esattamente?
L’espressione identifica un modello di commercio innovativo, che consente di vendere prodotti online senza possederli. Proprio come accennato nella premessa.

Il dropshipping è il punto di accesso per molte persone al business, all’e-commerce e all’imprenditorialità. È il primo affare perfetto.

Lachlan Delchau-Jones

Ora… domanda da un milione di dollari. Come è possibile?
Semplice. Questo processo vede tre attori coinvolti. Ognuno con un ruolo specifico.
Abbiamo:

  • il cliente = niente da spiegare… è quello che compra;
  • il retailer = ha un sito vetrina/e-commerce dedicato alla vendita;
  • il fornitore = è colui che si occupa dello stoccaggio, della spedizione e della consegna degli articoli acquistati.

Il punto è che il retailer è – in pratica – un negoziante senza magazzino.
Non ha prodotti fisici da vendere né li produce.
Cosa fa? Si “limita” a pubblicizzarli online e a passare gli ordini ricevuti ai propri grossisti/fornitori per le evasioni.
Con tutti i benefici che ne derivano.
Ma proseguiamo per capire meglio come funziona il dropshipping e come avviare un’attività proficua.

Guadagni dropshipping

Prima di andare avanti dobbiamo mettere le cose in chiaro. Per evitare fraintendimenti.
Il dropshipping è un lavoro serio. E in quanto tale esige impegno, esperienza e professionalità.
D’altronde – come dice il detto – “chi semina bene, raccoglie buoni frutti”.
Per quale motivo facciamo questa introduzione?
Perché il dropshipping porta profitti.
Ma certamente non incassi da capogiro. In media si va dal 10% al 15% sul venduto.
Insomma bisogna lavorarci. Specie agli inizi. Quando si ha ancora poca confidenza con il sistema.

E poi dobbiamo considerare i costi generali. Anche se piuttosto contenuti rispetto ad un esercizio commerciale classico… esistono. Eccome se esistono.
Parliamo delle spese legate alla partita IVA – OBBLIGATORIA – , al sito web (dominio, hosting, ecc.), alle varie campagne marketing/promozionali da attivare e alle commissioni sulle transazioni.

Come iniziare a fare dropshipping

Ci sono alcuni step base da seguire e non prevedono eccezioni.
Desideri avviare un’attività di dropshipping vincente? Ad alta probabilità di riuscita?
NO WORRIES.
Basta leggere sotto. Per farsi un’idea generale e muovere i primi passi nella maniera più corretta.

  1. Scegli il tuo mercato di riferimento
    Trova un settore di nicchia su cui puntare e fornitori affidabili (controlla le recensioni online). Ovvio. Va studiato anche il pubblico. Insomma, quali sono gli utenti da conquistare.
  2. Costruisci un sito web per la vendita dei prodotti
    Deve essere affidabile, pratico e funzionale. Il consiglio è sempre lo stesso. Cioè rivolgersi a dei veri professionisti. E non al solito cugino smanettone.
    Un’alternativa valida? Puoi creare un buon e-commerce con piattaforme apposite come Shopify e Magento.
  3. Investi sul marketing e sulla fidelizzazione dei clienti
    In che modo? Beh, le possibilità sono tante. Email marketing, campagne social, a pagamento e contenuti ottimizzati in chiave SEO sono essenziali.
    Tutto il resto è oro che cola. Controlla il budget.

Ok. Abbiamo illustrato l’ABC. Ma c’è tanto altro da scoprire sull’argomento.
Puoi farlo leggendo testi utili come Dropshipping per principianti di Roberto Panizza e Vendere online senza magazzino di Pietro Calomino con Yaroslav Nevsky.
Per fortuna, le risorse messe a disposizione dalla Rete sono quasi infinite.
Approfittiamone.

Stai pensando come creare il tuo sito web? Se con l’aiuto di un esperto o in completa autonomia?
Dai un’occhiata al nostro articolo.
Ti aiutiamo noi a scegliere!

Come trovare prodotti da vendere con il dropshipping

esempi dropshipping

Non ci sono dubbi. Il mondo del commercio online è un mondo spietato. Pieno di trappole e competitors sempre più agguerriti, che non si fanno scrupoli.
Ecco perché è essenziale distinguersi.
Nel caso del dropshipping si tratta anche – e soprattutto – di beccare il prodotto giusto.
In linea di massima, conviene dedicarsi alle ricerche di mercato.
Risultano assolutamente cruciali per capire cosa vogliono gli utenti. Per individuare trend e articoli più richiesti.

Ma prima di passare alla scelta definitiva tieni a mente un paio di suggerimenti preziosi.
Quali?
Evita i cosiddetti articoli ad alta manutenzione. Cioè articoli che necessitano spese aggiuntive per lo stoccaggio o la spedizione: oggetti pesanti, di valore o classificati come fragili.
Ma anche prodotti soggetti a stagionalità. Da vendere solo in determinati periodi dell’anno.
Possono influire notevolmente sul profitto complessivo.

Qualche consiglio extra

Stiamo per avviarci alla conclusione della nostra lezione sul dropshipping. Ma abbiamo ancora qualche cartuccia da sparare.

  • Quando contatti i fornitori definisci subito alcune questioni fondamentali come la gestione dei resi e le modalità di spedizione.
  • Non trascurare il customer service (l’assistenza clienti è fondamentale in qualsiasi attività).
  • Utilizza gli A/B test per verificare quali sono le opinioni degli utenti sugli articoli in vendita e sulle funzionalità del sito.
  • Semplifica le elaborazioni degli ordini con strumenti di automazione come InventorySource.

P.S
Bisogna diffidare sempre – o quasi – dei fornitori che vogliono un canone mensile o eventuali plus.
Non sono richieste legittime. Anzi.

Fornitori dropshipping italiani

Avrai capito che un buon fornitore può fare la differenza fra il successo e il fallimento.
Se non conosci l’inglese ti suggeriamo di lavorare con distributori e grossisti italiani.
La comunicazione è sicuramente più semplice.
Ce ne sono di tantissimi disponibili al dropshipping. E in diversi settori.
Ad esempio: B2B Griffati e BrandsDistribution per l’abbigliamento; Sirge per l’elettrodomestica e MyShopCasa, azienda specializzata in prodotti tessili per la casa.

Il dropshipping è legale?

Rispondiamo ad un ultimo quesito.
Certo che . È tutto perfettamente legale. A patto che non si inciampi in fornitori sbagliati, che non rispettano le leggi.
Ci riferiamo a quelli che mettono in vendita prodotti contraffatti, non a norma o realizzati con materiali pericolosi o illeciti.

Il rischio è piuttosto elevato. Specie se trattiamo con aziende straniere e semisconosciute.
Dunque BE CAREFUL!

Pro e contro

È arrivato il momento delle valutazioni complessive. Giusto per capire se conviene o meno tentare questa strada. Cominciamo dai vantaggi. Riassumendo, il dropshipping prevede:

  • bassi costi d’ingresso;
  • flessibilità operativa e scalabilità;
  • semplicità di gestione.

E infine non ci sono perdite sull’invenduto. Ma nemmeno affitti e bollette da pagare.
Mica male. No?!
Attenzione – però – a lasciarsi prendere dall’euforia.
Dobbiamo riflettere anche sui lati negativi.
I problemi connessi al dropshipping sono sostanzialmente due: concorrenza elevata e poco controllo sulla filiera. Ecco perché abbiamo sottolineato, più volte, quanto è importante avere fornitori di fiducia. Di qualità.

Conclusioni

Che ne pensi? Il dropshipping potrebbe rivelarsi una soluzione per le tue entrate? Una fonte di reddito alternativa?
Bene. Allora che aspetti a provare?
Noi di Octotech Solutions siamo pronti a darti una mano.

Author

Valentina

Confucio diceva “scegli il lavoro che ami e non lavorerai un solo giorno nella vita”. Beh, io sono una dei fortunati. Da circa dieci anni mi occupo di contenuti per il web e ho anche aperto un conto in banca. Da piccola - erano gli anni ’90 - mi regalavano macchine da scrivere giocattolo, penne e quaderni. Poi sono diventata teledipendente, cinema addicted e nazigrammar (scherzo!). Ho aggiunto una Laurea in Lettere e una Olivetti Lettera 22 da mettere sulla scrivania vicino al computer. Non mi sono fatta mancare la famosa esperienza all’estero. Ho vissuto un paio di anni in Inghilterra per capire che il pomeriggio non è mai troppo azzurro (e lungo) per me. Quindi sono tornata a casa come Lessie, ma mi piacciono i gatti. Ora faccio parte del team Octotech Solutions e inizio ogni giorno a suon di caffè, PC e TG regionale.

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