Esistono delle pagine interne al proprio sito web che possono causare danni importanti in ottica di posizionamento SEO. Stiamo parlando di quelle che, in gergo, si chiamano pagine orfane.
Se hai un portale, un e-commerce – o anche solo un semplice blog – ti suggeriamo di approfondire l’argomento leggendo questa guida.
Potresti scoprire di avere un problema e risolverlo seguendo qualche semplice accorgimento.
Perché aspettare?
Che cos’è una pagina orfana
Il nome è già piuttosto indicativo.
Le pagine orfane – o orphan pages – sono pagine web che non presentano collegamenti in ingresso da nessun’altra pagina del sito. Cioè pagine prive di link interni.
Questo significa che gli utenti non sono in grado di accedere a tali pagine senza conoscerne l’URL diretto.
P.S.
Attenzione a non confonderle con le pagine dead-end.
La differenza è sostanziale. Anche se all’apparenza non sembrerebbe. Le dead-end sono, infatti, pagine che hanno link in ingresso ma non in uscita.
Quali sono le caratteristiche di una pagina orfana
Quella più importante è stata detta. Le pagine orfane non possiedono link interni.
Ma c’è dell’altro che, forse, non salta subito all’occhio. Sono anche pagine attive, quindi raggiungibili se – come accennato – si conosce l’URL.
Precisiamo. Una pagina orfana può, nonostante tutto, risultare indicizzata. Perché contenuta nella mappa stessa del sito o perché un sito esterno si collega ad essa.
Vorresti sapere come funziona l’indicizzazione di un sito web su Google? No worries! Te lo spieghiamo noi!
Perché le orphan pages costituiscono un problema per Google
Per rispondere alla domanda è giusto fare una breve introduzione. In che maniera Google riesce a scovare le pagine di un sito web?
Principalmente con i crawler che operano:
- seguendo i link provenienti da altre pagine;
- individuando l’URL elencato nella Sitemap XML.
Insomma, non è difficile intuirlo. Se mancano i collegamenti, per Google rintracciare le pagine sparse nel World Wide Web diventa molto più complicato. Tortuoso. Quali sono le conseguenze?
Per la risposta andiamo avanti con la lettura.
Quali sono gli svantaggi delle pagine orfane
Diciamo subito come stanno le cose. Senza tergiversare. Le pagine orfane sono assolutamente deleterie per la SEO. Quindi per il posizionamento organico.
Le ragioni sono molteplici. Oltre a riscontrare difficoltà ad apparire nella SERP:
- impediscono ai motori di ricerca di trovare i contenuti del sito;
- danneggiano l’esperienza dell’utente (perché presentano contenuti non aggiornati, sono difficili da trovare, eccetera);
- non vengono classificate dal Page Rank di Google;
- possono prendere parte consistente del cosiddetto Crawl budget, cioè tempo e risorse utili che Google intende dedicare a un sito web attraverso le scansioni di Googlebot.
Non è finita qui. Ricorda che le pagine orfane rischiano di essere interpretate da Google come pagine doorway.
Per inciso… stiamo parlando di una delle principali tecniche di black hat SEO e nel praticarla si rischia di ricevere sanzioni pesanti.
Esempi
Abbiamo spiegato che cosa sono le pagine orfane. Ma a questo punto ti starai chiedendo come si verificano. Naturalmente non spuntano fuori dal nulla. Le cause possono essere disparate. Anche se c’è un elemento comune quasi a tutte. Ovvero la distrazione o negligenza di chi ha in gestione il sito web.
Per avere un’idea basta dare un’occhiata all’elenco sottostante. Citiamo alcune delle casistiche più diffuse.
In pratica, possono generarsi pagine orfane quando si ha a che fare con:
- contenuti/video disattivati o cancellati;
- errori nell’utilizzo del CMS per la creazione di pagine web;
- pagine non aggiunte alla struttura del sito;
- pagine di prodotti esauriti o fuori produzione non cancellate;
- pagine perse durante la migrazione del sito.
ATTENTION PLEASE. È giusto precisare che esistono anche orphane pages intenzionali come le pagine di destinazione pubblicitarie o le pagine test.
Come trovare le pagine orfane del proprio sito web
Ci sono diverse opzioni a disposizione. Ma qual è quella giusta da prendere? Beh, dipende un po’ dal caso specifico.
Diciamo che chi ha un sito WordPress può ritenersi particolarmente fortunato. Per risolvere la questione avrà solo da aprire la sezione TUTTI GLI ARTICOLI e selezionare la voce “contenuti orfani” posizionata nella parte alta dello schermo.
Ma lo stesso discorso vale per chi chi ha un sito dalla struttura semplice. Difatti è capace di rilevare la presenza di eventuali pagine orfane a partire da una semplice ricerca su Google con comando site:dominio.com. I risultati ottenuti vanno (ovviamente) confrontati con i risultati della propria sitemap.
In tutti gli altri casi suggeriamo di effettuare un crawl completo del sito utilizzando strumenti appositi come – ad esempio – Screaming Frog e Ahrefs.
Come correggerle
Prima di passare all’azione bisogna capire perché sono pagine orfane. Se si tratta di pagine effettivamente inutili o con contenuti duplicati conviene eliminarle impostando un codice di stato http 404 o 410.
Ma se si tratta di pagine preziose, che non vogliamo perdere? Chiaro. Le correggiamo.
In che modo? Si possono:
- assegnare collegamenti interni (almeno tre per stare sicuri) provenienti da pagine pertinenti OPPURE inserire le pagine orfane direttamente al menù di navigazione, al footer o alla barra laterale del sito;
- aggiungere un reindirizzamento 301 permanente;
- aggiungere un tag noindex se la pagina orfana è stata creata intenzionalmente come nel caso di una pagina di destinazione.
P.S.
Esistono anche del plugin di WordPress che consentono di aggiungere automaticamente link interni alle pagine.
Consigli utili
C’è un modo che ci mette al riparo dalla comparsa di orphan pages? Ti diamo una bella notizia. In realtà più di uno. Ovviamente suggeriamo sempre di monitorare il proprio sito web con regolarità. Mediante l’utilizzo di SEO Audit. Ma – come si dice – prevenire è meglio che curare.
Quindi se stai pensando di migrare il tuo sito pianifica il lavoro stabilendo reindirizzamenti dalle vecchie alle nuove pagine.
Se hai un negozio online cancella sempre gli articoli esauriti. Se invece non sai proprio dove mettere le mani… vai sul sicuro e rivolgiti ad uno specialista SEO!
Conclusioni
Insomma ti abbiamo messo ansia oppure hai capito come affrontare le pagine orfane nei siti web?
Noi siamo evidentemente dalla parte di Socrate: “Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l’ignoranza”. Cosa aggiungere… Ora hai tutte le informazioni necessarie per agire nella maniera più corretta.
Ma ricorda che la squadra di Octotech Solutions è sempre al tuo fianco.
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