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SEO on page: definizione, tecniche e strategie

Ormai tutti sanno quanto sia importante conquistare i primi posti dei motori di ricerca per avere successo con il proprio sito web o blog. E che la SEO è una delle attività fondamentali del digital marketing. Insomma, la strada che ci porta dritti dritti all’obiettivo.
Però c’è un aspetto che sfugge a molti. Quale? Semplice. Che la SEO ha un ampio campo di azione.
Si esprime in tante strategie differenziate, ma sostanzialmente riconducibili a due grandi macro aree operative. Ovvero, quelle che in gergo tecnico si chiamano SEO on page (o on-site) e SEO off page.


In quest’articolo parleremo della prima categoria. In pratica, spiegheremo in cosa consiste, come funziona e come sfruttare al meglio il lavoro della SEO on-page.
Segui i nostri consigli per raggiungere i piani alti SERP. Cosa stai aspettando?

Che cos’è la SEO on-page

seo onpage

Per capire il senso dell’espressione basta tradurre dall’inglese. SEO on page significa letteralmente “SEO sulla pagina”. Niente di troppo complicato. Almeno in teoria.
Insomma, si tratta di quella parte della Search Engine Optimization che riguarda l’ottimizzazione di una pagina web. Ma proviamo ad andare più a fondo e a semplificare ulteriormente la questione.

È vero. Google conta oltre 200 fattori di ranking. E di questi, ben il 70% circa è legato alle attività dell’ottimizzazione on page.

Come si fa a posizionare un sito web sui motori di ricerca? Dai un’occhiata alla nostra guida per scoprire i segreti del ranking!


Tuttavia la maggioranza dei SEO specialist e dei professionisti del settore concorda nel dire che sono cinque gli aspetti su cui conviene concentrare l’attenzione, quando si parla di SEO on-page.
Scopriamo SUBITO insieme quali sono.

#1 Contenuto

Chi non conosce la celebre frase di Bill Gates “Content is king”? Alla base di questa affermazione c’è una un’idea ben fondata. Quella che per fare marketing online bisogna fornire agli utenti contenuti di qualità.
Ma – a questo punto – una domanda sorge spontanea… e cioè: come riusciamo ad intercettare gli intenti di ricerca? A convincere gli internauti a cliccare sulla nostra pagina e a rimanerci?
Beh, possiamo intervenire in vari modi.
In generale, per applicare correttamente le regole della SEO on-page sui contenuti occorre:

  • scrivere testi originali, affidabili e privi di errori grammaticali;
  • utilizzare parole chiave che rispondano alle esigenze del proprio target;
  • scegliere immagini adeguate (non pesanti, del giusto formato e provviste di attributo alt tag o testo alternativo);
  • ottimizzare in chiave SEO title, header, meta description e slug dell’URL.

Infine ricorda: evita il keyword stuffing. L’uso smodato di parole chiave non va più di moda.
Anzi, diciamo pure che non porta risultati ed è una pratica scorretta, che rischia di penalizzare pesantemente il tuo sito web.
Dunque, be careful!

#2 Esperienza utente

È giusto partire da un presupposto. Se abbiamo in mente di creare uno spazio web (di qualsiasi tipo) sappiamo anche dove vogliamo andare a parare. Ovviamente acquisire quanti più visitatori possibili.
Però catturare la loro attenzione tramite contenuti accattivanti non basta.
Quello che ci raccomandiamo di fare è di monitorare costantemente le metriche del nostro sito. Magari con uno strumento come Google Analytics.
Utilizzandolo bene potremo controllare dati utili quali: tempo medio trascorso dagli utenti sulla pagina, frequenza di rimbalzo, CTR (click-through rate), eccetera eccetera.

Ma per quale ragione diamo questo suggerimento?
Perché coi numeri alla mano siamo in grado di perfezionare altri aspetti centrali della SEO on-page. Quelli che coinvolgono la cosiddetta user experience.
Quindi, come possiamo agganciare gli utenti? Ad esempio migliorando la posizione di una CTA (Call To Action) e dei tempi di caricamento della pagina. Oppure evitando di annoiare i lettori con fastidiose finestre pop-up.

#3 Struttura

Un buon pilota di auto da corsa può andare lontano. Ma di sicuro non vincerà la gara se i suoi competitors gareggiano con motori più potenti.
La metafora non è posta a caso. Curare la SEO on page di un sito vuol dire anche curarne l’apparato più strettamente tecnico.
In particolare, consigliamo di:

  • favorire l’indicizzazione delle tue pagine creando un file di testo robots.txt e una sitemap da inviare a Google;
  • eliminare tutti i contenuti duplicati;
  • pulire gli URL (correggendo link rotti/reindirizzati/non funzionanti o magari inserendo redirect 301 o pagine 404 personalizzate);
  • proteggere sito e dati contenuti o trasmessi impiegando il protocollo di sicurezza HTTPS.

Tutto chiaro? Ottimo. Allora non resta che proseguire con la nostra lezione. Continua a prendere appunti.

Sei un esperto webmaster? La mattina fai colazione con pane e SEO? No? Poco importa.
Di certo hai un’idea di cosa sia la link building. Saprai che Google classifica i siti web scovati in Rete anche occupandosi di valutare la qualità e il numero dei collegamenti esterni che rimandano alle loro pagine.
Ma non è finita qui.
Una delle componenti essenziali della SEO on-page concerne proprio l’ottimizzazione dei collegamenti interni. Insomma, possiamo dedicarci ai link delle nostre pagine per favorirne l’indicizzazione. E – naturalmente – avere più visibilità e conversioni.
Come? Abbiamo diverse indicazione da proporti:

  • indirizza gli utenti verso pagine di approfondimento o che includono CTA;
  • aggiungi collegamenti a pagine orfane (prive di link interni);
  • verifica che il posizionamento dei link sia efficace.

Last but not least: fai attenzione all’anchor text, cioè al testo visibile del collegamento. Di solito conviene puntare su una soluzione breve, diretta e descrittiva. Poche parole ma buone.
P.S. il colore scelto per il link deve differenziarsi da quello utilizzato per il font principale.

#5 Navigazione mobile

Chiudiamo con una considerazione capitale. Nell’epoca del MOBILE FIRST è impossibile non preoccuparsi di come le nostre pagine vengano visualizzate dagli utenti con i loro smartphone o tablet.
Ci taglieremmo fuori una bella fetta di potenziali clienti.
Per fortuna la SEO on page ci viene in aiuto. In che maniera? Suggerendoci – caldamente – di realizzare siti responsive. Cioè fruibili da qualsiasi dispositivo, anche mobile.

Il design responsivo, o responsive web design (RWD), indica una tecnica di web design per la realizzazione di siti in grado di adattarsi graficamente – in modo automatico – al dispositivo coi quali vengono visualizzati (computer con diverse risoluzioni, tablet, smartphone, cellulari, web tv), riducendo al minimo la necessità dell’utente di ridimensionare e scorrere i contenuti.

fonte Wikipedia.org

Ora… ci sembra inutile parlare di questioni puramente tecniche come i meta tag viewport o i breakpoint. Specialmente se non è il tuo campo di lavoro.
Vuoi ottenere risultati concreti? Il nostro suggerimento è sempre lo stesso. Rivolgiti ad un web designer professionista. Eviti inconvenienti e perdite di tempo!

Quali sono i vantaggi della SEO on-page

È arrivato il momento di mettere le carte in tavola.
Perché non si dovrebbe mai rinunciare ad una buona strategia SEO on page? Quali sono benefici che possiamo ottenere ottimizzando una pagina web secondo norma? O perlomeno secondo quanto abbiamo suggerito di fare finora?
Rispondiamo a tutti gli interrogativi con un elenco che ne riassume i principali vantaggi. La SEO on site:

  • rafforza l’immagine della tua azienda/attività;
  • facilita il lavoro dei crawler dei motori di ricerca (e quindi la scansione e l’indicizzazione di ogni pagina);
  • offre risultati duraturi;
  • aumenta le prestazioni generali del sito e migliora l’esperienza dell’utente.

C’è qualche rovescio dalla medaglia? La risposta è assolutamente negativa. A patto che si lavori con impegno, metodo e gli strumenti giusti. Lasciamo a casa l’improvvisazione!

Differenze tra SEO on page e off page

Prima di avviarci al consueto paragrafo dei saluti ci teniamo a fare una piccola puntualizzazione.
Nelle prime righe del nostro articolo abbiamo accennato ad una differenza. Quella che intercorre tra SEO on page e SEO off page. Bene.
Non dovresti avere più dubbi su cosa significa ottimizzare gli elementi interni di una pagina.
Ma cos’è la SEO off page?

In pratica, l’espressione definisce una serie di azioni accomunate da uno scopo preciso. Principalmente quello di aumentare l’autorità di un dominio attraverso la conquista di backlink (collegamenti di ingresso provenienti da siti autorevoli). Ma anche tramite condivisioni sui social network, recensioni, commenti o citazioni all’interno di forum e blog.
Per raggiungere l’obiettivo è possibile ricorrere ad attività e risorse disparate. Tra cui il guest posting, l’influencer e l’article marketing.

Conclusioni

Chi decide di adoperarsi nella costruzione di un sito web non può fare a meno della SEO on-page. D’altronde – come avrai intuito – rappresenta una parte preponderante dell’intero lavoro di ottimizzazione di un qualsiasi sito web. Prova a mettere in pratica le nostre indicazioni.
I risultati non si faranno attendere e guadagnerai i primi posti della SERP. Velocemente e senza problemi.

Contattaci per maggiori informazioni o per avere una consulenza professionale sul tuo progetto.
Con Octotech Solutions sei in una botte di ferro!

Author

Valentina

Confucio diceva “scegli il lavoro che ami e non lavorerai un solo giorno nella vita”. Beh, io sono una dei fortunati. Da circa dieci anni mi occupo di contenuti per il web e ho anche aperto un conto in banca. Da piccola - erano gli anni ’90 - mi regalavano macchine da scrivere giocattolo, penne e quaderni. Poi sono diventata teledipendente, cinema addicted e nazigrammar (scherzo!). Ho aggiunto una Laurea in Lettere e una Olivetti Lettera 22 da mettere sulla scrivania vicino al computer. Non mi sono fatta mancare la famosa esperienza all’estero. Ho vissuto un paio di anni in Inghilterra per capire che il pomeriggio non è mai troppo azzurro (e lungo) per me. Quindi sono tornata a casa come Lessie, ma mi piacciono i gatti. Ora faccio parte del team Octotech Solutions e inizio ogni giorno a suon di caffè, PC e TG regionale.

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