Hai mai sentito parlare di sitelink? E – soprattutto – sapevi che consentono di guadagnare visitatori qualificati per il proprio sito web?
Se non conosci le risposte… non preoccuparti.
Puoi risolvere facilmente dando un’occhiata al nostro articolo.
Però accetta subito un consiglio prima di iniziare: prendi carta e penna per gli appunti!
Che cos’è un sitelink e a cosa serve
Come si può dedurre dal nome il sitelink è un collegamento ipertestuale.
Ma si distingue per una particolarità. Appare – infatti – nello snippet dei risultati organici. Cioè nella SERP, al di sotto di alcuni risultati di ricerca Google, accompagnato da titolo e descrizione.
Qual è il suo scopo? A cosa serve? Ad aiutare gli utenti ad entrare direttamente in una pagina o in una sezione specifica del sito web cercato.
Nota bene.
In genere, ogni risultato di ricerca rileva 2, 3, 4 o 6 sitelinks al massimo.
Come funziona
I sitelink organici (degli altri parleremo nel prossimo paragrafo) vengono generati – in maniera automatica e in base alle esigenze del pubblico – dagli algoritmi di Big G. Come viene spiegato nella pagina dedicata i sistemi di Google analizzano:
la struttura dei link del tuo sito per trovare scorciatoie che consentano agli utenti di risparmiare tempo e di trovare rapidamente le informazioni che cercano.
Google Search Central
Questo significa che non è possibile ottenerli da soli o su richiesta. Tuttavia si può tentare di influenzare positivamente la loro presenza.
Per sapere in che modo non resta che proseguire con la lettura.
LET’S GO!
Quali sono le principali tipologie di sitelinks
Diciamo che i sitelinks si suddividono in due categorie. Una l’abbiamo già menzionata ed è quella dei sitelink organici. La seconda è quella dei sitelink a pagamento e siamo in grado di acquisirli attraverso la creazione di annunci su Google ads.
Per cosa si differenziano dai collegamenti organici? Principalmente per il fatto che concedono maggiore margine di manovra. Vengono, infatti, configurati da chi realizza l’inserto.
La pagina di supporto di Google è molto chiara sulle modalità.
Possono essere aggiunti a livello di “account”, “campagna” o “gruppo di annunci”. Quindi si specifica il testo dei link, cioè cosa appare agli utenti, e gli URL a cui vanno indirizzati.
Come conquistare sitelink organici
Probabilmente l’avrai intuito. I sitelink organici vengono assegnati solo se un sito web conquista la fiducia di Google ed esclusivamente al primo risultato di ricerca.
Questo può accadere, ad esempio, quando si ha a che fare con un portale autorevole e importante, come quello di un brand.
Ma noi come possiamo riuscire ad attirare le attenzioni della società di Mountain View?
Beh, esistono diverse strategie da mettere in pratica.
Prima di tutto… realizziamo contenuti di qualità. È fondamentale che siano originali (assolutamente non duplicati), interessanti ed informativi. Vanno evitate anche le tattiche di black hat SEO. Come il cosiddetto keyword stuffing. Ormai è assodato al 100%. Sono controproducenti e si rischiano penalizzazioni da cui – talvolta – difficilmente si torna indietro.
Però c’è dell’altro.
Vuoi davvero convincere Google a darti dei sitelink? Leggi sotto per scoprire come si fa.
- Migliora la navigabilità del sito con un’architettura che risulti chiara e comprensibile sia al motore di ricerca che agli utenti. Di solito la homepage corrisponde alla pagina Index.
- Aggiungi la sitemap.xml per aiutare Google a scansionare tutte le pagine contenute.
- Crea link interni con anchor text espliciti, concisi e privi di ripetizioni.
- Utilizza tag title, meta descrizioni e alt text pertinenti.
- Assicurati che il sito sia ottimizzato per i dispositivi mobili e veloce nel caricamento.
Domanda: non ci viene concessa la facoltà di abilitare i sitelink… possiamo almeno eliminarli?
Purtroppo non più. Ma è stata una opzione rimasta disponibile su Gooogle Webmaster Tools fino al 2016.
Quindi cosa si può fare oggi per rimuovere un sitelink?
Ponderare la situazione e – nel caso – cancellare la pagina collegata.
Suggerimenti extra
Prima di iniziare il lavoro tieni a mente altre 2-3 cose utili.
Numero uno, che le pagine con noindex non vengono prese in considerazione per i sitelink (puoi considerarla una strategia alternativa alla rimozione delle pagine).
Numero due, che i sitelink appaiono come esito alle query brand. Ma anche per parole chiave generiche, specialmente di tipo informazionale.
Dunque impegnati nella keyword research e utilizza strumenti che possono aiutarti come Google Trends e Ubersuggest.
Esempi
Per vedere con i propri occhi come appaiono i sitelinks basta andare su Google ed effettuare delle semplici ricerche brand. Insomma, nulla di complicato.
Naturalmente, per essere certi di visualizzarli, occorre fare riferimento a marchi famosi. Come Apple, BMW, Prada e via dicendo.
I vantaggi dei sitelinks
I sitelinks portano traffico extra al sito web di riferimento. E questo l’abbiamo capito. Il bello è che permettono anche di accrescere sensibilmente il cosiddetto CTR, acronimo di click through rate.
Cioè la percentuale di click in relazione alle impression ricevute.
Per capire il discorso precisiamo che, per impression, si intende il numero di volte che un elemento specifico di una pagina web (un video, un banner, eccetera) viene visualizzato dagli utenti.
Ma non è finita. I sitelink sono un ottimo gancio per:
- aumentare la riconoscibilità del brand o dei prodotti venduti;
- far conoscere il proprio sito web in maniera più approfondita.
Attenzione. Esiste anche il rovescio della medaglia. Difatti c’è l’evenienza – non auspicabile – che Google scelga per i sitelink URL non strategici del nostro sito. Senza contare che a volte possono peggiorare le performance delle varie attività online distogliendo l’attenzione dalle pagine utili. Come le landing page.
Allora come bisogna muoversi?
Si scansiona il sito per capire quali pagine sono collegate all’URL indesiderato. Quindi si interviene su di esse modificando – in primis – collegamenti interni e testi di ancoraggio.
Conclusioni
Il nostro contributo sull’argomento sitelinks termina qui.
Tuttavia siamo sicuri di averti detto tutto il necessario per comprendere quanto sia importante puntare su questi elementi. Insomma la loro funzione è piuttosto evidente. Inoltre ci consentono di avere più spazio nella SERP, più visibilità e visitatori per il proprio sito web.
Hai ancora qualche dubbio al riguardo? Nessun problema. Puoi sempre rivolgerti alla squadra di Octotech Solutions.
La nostra mission è aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi!