Fra i principali obiettivi di un qualunque ufficio HR o degli addetti alle risorse umane è – sicuramente – quello di attrarre candidati di un certo livello.
Cioè far sì che profili di qualità si propongano all’azienda spontaneamente. Com’è possibile? Beh, diciamo che è tutta questione di talent attraction.
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Le persone adatte vengono trovate, non trasformate in tali. Recentemente ho trovato un titolo che diceva: Noi non insegniamo alle persone ad essere brillanti. Noi semplicemente assumiamo persone brillanti.
Jim Rohn
Che cos’è la talent attraction
La traduzione letterale è piuttosto intuitiva.
Talent attraction significa “attrazione di talento”. L’espressione definisce il processo che permette ad una qualsiasi azienda di attirare figure qualificate, da inserire nel proprio organico. Questo sia durante i periodi di ricerca attiva che in assenza di selezioni.
A chi serve
La risposta non è affatto scontata.
La talent attraction serve alle aziende. Certo. Ma non a tutte. Soprattutto a quelle che vogliono inserirsi sul mercato come realtà moderne e innovative, rispettose dei lavoratori e in grado di riconoscerne il loro valore. Senza ipocrisie e con fatti dimostrabili.
Differenze tra talent attraction e talent acquisition
Come si può dedurre dal titolo del paragrafo i due termini non sono sinonimi.
Se la talent attraction si preoccupa di attirare candidati interessanti… la talent acquisition ragiona su più ampia scala. Comprende – infatti – le diverse fasi di identificazione, attrazione e assunzione del personale.
Ma non è finita. C’è un ulteriore aspetto da considerare. Cioè il fatto che la talent acquisition non si occupa solo ed esclusivamente di riempire posizioni vacanti. Lavora anche con strategie a lungo termine, per trovare figure specializzate.
Come fare talent attraction
Il recruiting classico prevede la pubblicazione di annunci su piattaforme apposite come LinkedIn, Monster e Infojobs (solo per citare alcune delle più famose). I candidati rispondono inviando curriculum più – se richiesto – lettera motivazionale e referenze. Fin qui ci siamo.
La talent attraction è un’altra cosa. Perché, in pratica, punta sul marketing. Ovvero sul mostrare al meglio il brand, le peculiarità dell’azienda e i suoi valori.
Lo scopo? Convincere i potenziali candidati quanto sia conveniente lavorare al suo interno. Fare parte della squadra.
Bene. Ma a questo punto ti starai chiedendo come ci riesce.
Tutto comincia dalla progettazione del cosiddetto candidate journey. Vale a dire l’iter percorso dai candidati durante il processo di assunzione. Dal momento in cui l’aspirante candidato comincia a conoscere l’impresa (tramite sito web, annuncio online, ecc.) fino al post colloquio.
L’obiettivo di ogni passaggio è quello di assicurare un’esperienza positiva.
Prima di spiegare le principali strategie utilizzate è doveroso introdurre – però – il concetto di employer branding. Che cos’è? Di che si tratta?
È employer branding tutto quello che fa un’impresa per crearsi una buona brand reputation da proporre ad attuali e futuri collaboratori. L’intento è di promuovere l’azienda come “a great place to work”. Ed è – lo ribadiamo – la base su cui si muove qualunque attività di talent attraction.
Il 55% dei candidati dichiara che non lavorerebbe per un’azienda con una pessima reputazione – neanche con un aumento dello stipendio.
Employer Brand Research 2020 Randstad
Perfetto. Ora possiamo finalmente entrare nel cuore del discorso. Come possiamo fare talent attraction? Leggi sotto.
#1 Annunci di lavoro
Devono essere chiari, ben scritti e informativi. I candidati devono conoscere ogni aspetto della posizione ricercata. In particolare: mansioni, luogo e ore di lavoro, retribuzione e tipologia contrattuale.
ATTENZIONE a non scomparire.
Un buon recruiter risponde a tutti. Anche a chi non è stato preso. Con una mail automatica o – meglio ancora – con un messaggio contenente feedback.
#2 Social recruiting
I tempi cambiano e particolarmente in fretta negli ultimi anni. Con la diffusione di Internet e di una tecnologia digitale sempre più performante. Per quanti hanno un’attività da mandare avanti è, dunque, fondamentale adeguarsi.
Ecco in quale contesto si inseriscono i social network. Ma come possiamo sfruttarli nella talent attraction? Semplicissimo.
Per pubblicare offerte di lavoro con cui raggiungere un numero quasi infinito di possibili risorse.
Tra le piattaforme più indicate ci sono LinkedIn, Twitter e Facebook. L’importante è scrivere in maniera adeguata. Facciamo un esempio pratico. Sui primi due è opportuno mantenere uno stile asciutto e professionale. Su Faccialibro più informale e diretto.
#3 Benefit
I lavoratori vanno premiati. Sempre. Non per sentirsi più buoni (anche se sarebbe bello pensarlo). Ma perché le statistiche dimostrano che concedere benefit porta vantaggi importanti. Massimizzano la produttività e migliorano l’engagement dei dipendenti verso l’azienda.
Senza contare il passaparola e il conseguente ritorno di immagine.
Insomma… chi non vorrebbe lavorare per un’impresa che dà buoni pasto, assicurazioni sanitaria, sconti o prestiti agevolati? Ça va sans dire.
La maggior parte delle persone in cerca di lavoro legge almeno 7 recensioni prima di farsi un’opinione su un’azienda.
https://b2b-assets.glassdoor.com/50-hr-and-recruiting-stats-for-2016.pdf
#4 Employee referrals
Rientrano in una strategia di talent attraction anche i cosiddetti employee referrals, ovvero le segnalazioni dei dipendenti.
Per le aziende il guadagno è doppio, sia in termini di tempo che di denaro. Saltando le varie tappe del recruiting tradizionale è possibile inserire personale referenziato più velocemente e con spese minori.
P.S. Spesso gli autori della “raccomandazione” ricevono un bonus, una qualche forma di premio aziendale.
Consigli per una strategia vincente
Abbiamo ancora da dire sull’argomento. Prima di metterti all’opera con la talent attraction tieni a mente due-tre indicazioni in più. Serviranno!
- Studia bene i tuoi dipendenti-tipo e cerca di andare incontro alle loro esigenze. Secondo i sondaggi i Millennials apprezzano permessi supplementari retribuiti, flessibilità degli orari e la possibilità di lavorare da remoto. I boomers prestano maggiore attenzione alla solidità economica dell’azienda. Alla sua solvibilità.
- Semplifica le autocandidature. Per riuscirci hai sicuramente bisogno di un sito web aziendale ottimizzato, veloce e facile da usare.
Abbiamo deciso […] di concentrarci sul sito da cui raccogliamo le application e semplificare il form di raccolta per far sì che il candidato in pochi minuti riuscisse a inserire il proprio CV. Il sito è compilabile da mobile ed è disponibile in sette lingue diverse.
Antonino Tuttolomondo
- Evita di perdere troppo tempo con lo screening dei CV. Rischi di perdere un candidato prezioso (sembra che i profili più allettanti rimangano free per massimo dieci giorni). Come aggirare il problema? Ad esempio impiegando software ATS come inrecruiting, Manatal e Breezy che agevolano il lavoro.
Nota bene. Non puoi dedicarti alla talent attraction? NO WORRIES. Puoi sempre rivolgerti ad un’agenzia di recruiting.
I risultati sono più che garantiti. Basta scegliere quella giusta!
Esempi di talent attraction
Uno su tutti: Netflix. Come da intento della talent attraction, per alcuni entrare in realtà del genere è un vero e proprio sogno che si avvera. Per capire le motivazioni basta ascoltare We are Netflix, podcast avviato nel 2019 dove i dipendenti spiegano come si lavora al suo interno.
Ma sono tante altre le aziende che, con la talent attraction, hanno colto nel segno. Specialmente se “Made in USA” come Tesla, McDonald’s e Google.
Quali sono i vantaggi della talent attraction
È ora di mettere tutto sul piatto della bilancia. Oltre a quello evidente di assumere persone adatte al ruolo e all’azienda, la talent attraction genera una serie di vantaggi parimenti importanti. E cioè:
- migliora la fidelizzazione dei dipendenti riducendo – di riflesso – il tasso di ricambio del personale, quello che in gergo viene chiamato turnover;
- diminuisce le spese per la selezione del personale;
- riduce i costi legati alle nuove assunzioni.
Non ci sono, invece, tasti dolenti. A patto – ovviamente – che si lavori come richiesto.
Conclusioni
Ormai l’avrai capito. Se desideri trasformare la tua azienda in una specie di oasi, un posto dove tutti vorrebbero lavorare… la talent attraction è ciò di cui hai bisogno.
Ma per qualsiasi domanda o dubbio puoi sempre chiedere a noi di Octotech Solutions. Saremo felici di essere d’aiuto.
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